Ottobre: Difendiamoci e urliamo

Un paio di settimane fa, durante la settimana della moda di Milano, la modella Gigi Hadid è stata aggredita da un uomo che l’ha stretta attorno alla vita e sollevata da terra. Senza perdere un colpo, Hadid si è liberata dalla sua presa dandogli una gomitata in faccia.

L’uomo in questione non è nuovo a questo tipo di attacchi; è una “media personality” (qualsiasi cosa sia) che apparentemente dedica la sua esistenza a tormentare le star e aggredirle in vari modi, quasi sempre di natura sessuale, specialmente quando si tratta di donne.

Nonostante non sia nuova o stupefacente, la reazione di alcuni siti e giornali mi ha tolto il fiato. L’aggressore è stato descritto come un “burlone” e un “fan esagerato”, mentre Hadid è stata additata come violenta e fuori di testa.

Due dei tabloid britannici più schifosi hanno usato titoli come “Not Model Behaviour: Gigi Hadid aggressively lashes out and ELBOWS fan in the FACE after he tries to pick her up” (Non un comportamento modello: Gigi Hadid si scaglia aggressivamente contro un fan e gli dà una GOMITATA IN FACCIA dopo che lui tenta di sollevarla) e “Furious supermodel Gigi Hadid lashes out at fan and has to be held back by security after prankster lifts her up as she leaves Milan fashion show” (La furiosa supermodella Gigi Hadid si scaglia contro un fan e deve essere trattenuta dalla security dopo che un burlone la solleva da terra mentre si allontana da una sfilata dalla MFW).


Sento di poter affermare senza dubbio che ogni donna, trovandosi in una situazione simile, ha reagito o vorrebbe aver reagito come Gigi Hadid. Non più di qualche mese fa, parlavamo proprio su Soft Revolution di corsi di autodifesa e di come, visto che viviamo in un momento lontano dall’essere perfetto, sia necessario imparare a difenderci.

Ultimamente la discussione attorno la violenza contro le donne su vari media è vivace, ma trovo sempre che ci sia un fondo di vergogna quando si discutono certi avvenimenti in privato (ad esempio all’interno della redazione di SR), da “non posso credere che sia successo a me” a “mi pento di non aver reagito più intensamente”.

Mentre l’aggressore codardo scappava via tenendosi la faccia, Gigi Hadid ha continuato a urlargli dietro e ha tentato di inseguirlo. Una volta che le prime reazioni sono arrivate alle sue orecchie, ha specificato ulteriormente che aveva ogni diritto di difendersi. Invece di subire l’aggressione e aspettare di essere salvata, Hadid si è arrabbiata e ha fatto sentire la sua voce – un fatto apparentemente inconcepibile per alcuni.

Detesto che una cosa orribile come questa le sia successa, ma apprezzo che abbia usato quest’occasione per sottolineare come proteggersi sia una prerogativa di chi subisce attenzioni non desiderate, e che non ci sia niente di cui vergognarsi. Fare il più casino possibile e far vergognare chi ci ha aggredito è un nostro diritto.

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Il tema di ottobre 2016 sarà urlo. Parleremo di cose che ci fanno paura, di urla di dolore e di piacere, di donne che fanno sentire la propria voce, di rifiutarsi di darsi una calmata.

 

Se volete collaborare con Soft Revolution, o avete idee, pareri, proposte potete trovare i recapiti del caso qui.

 


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