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Becoming Dragon: un anno in trans-izione

Becoming Dragon: un anno in trans-izione

La parola transizione indica il passaggio da una condizione ad un’altra.
A scuola, si insegna che il progresso ha luogo tramite il susseguirsi di periodi di transizione. Essi vengono rappresentati alla lavagna attraverso vettori.
Parliamo di sviluppo lineare. Straight time*.

In diversi paesi, la transizione da un genere a un altro deve svolgersi secondo passaggi precisi, coerenti con tabelle di marcia dal sapore “universale”. In alcune aree degli Stati Uniti, il processo inizia ufficialmente con un periodo denominato real-life experience, durante il quale la persona in transizione passa un intero anno occupando il ruolo di genere desiderato. Si tratta di una procedura burocratica necessaria ad ottenere, in prima battuta, terapie ormonali e, in secondo luogo, se desiderato, interventi chirurgici di riassegnazione.

Cosa emerge, però, se guardiamo alla transizione di genere oltre una prospettiva di sviluppo lineare e burocratizzato? Nel 2009, l’artista statunitense Micha Cárdenas ha dato la sua risposta attraverso una performance della durata continua di 365 ore, nella quale si sono intersecate innovazione tecnologica e arte. Cárdenas ha scelto di trascorrere questo periodo di tempo completamente immersa nello spazio-tempo di Second Life, assumedo le sembianze di un drago.

L’obiettivo della performance Becoming Dragon era mettere in discussione il requisito di un anno di real-life experience necessario ad iniziare la terapia ormonale. La domanda centrale al progetto era se fosse possibile ottenere la riassegnazione di specie, dopo aver passato un anno nel ruolo di drago su Second Life.

L’artista, che all’epoca era tesista presso il Center for Research in Computing and the Arts della University of California, ha posto tale quesito testando sulla propria pelle la completa immersione nel mondo virtuale di Second Life, e provando in quell’istanza il potere trasformativo della tecnologia. Grazie alla natura open source della piattaforma, a sensori di movimento e a patch in Pure Data sviluppati appositamente per il progetto, Cárdenas ha sperimentato un livello inedito di abitazione di Second Life, in cui il mondo fisico era mappato su quello virtuale. Esso occupava completamente il suo campo visivo.

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La performance ha messo implicitamente in discussione le definizioni lineari di tempo e di transizione che sono incorporate nella nostra routine quotidiana. Il radicamento nel presente dello straight time e la sua auto-naturalizzazione non lasciano infatti spazio per una narrazione come quella di Cárdenas, che sembra invece ancorarsi ad una prospettiva di utopia queer, in cui lo sguardo è posto sul futuro, e mediato dalle esperienze passate.

I am becoming something else. In this moment, this being-in-transition, I am willfully stepping into the unknown. I am between realities. I can only imagine what I want to become, and then choose to become that new thing, but it is radically ungraspable, inconceivable. I can never know the reality of what I am choosing to become, desiring to become. My decision to transform can never be the right one, because it is always based on an illusion, a fantasy, a false conception with only a few points of data, not the rich details of an embodied life.

La performance rappresenta una sottile, ma forte critica ai sistemi che normano i generi, costringendo il “desiderio di diventare” entro caselle predefinite, e accettando lo stato di in-transizione solo se finalizzato a confermare la dicotomia maschile-femminile.

Becoming Dragon è, infine, una metafora attraverso cui guardare l’esperienza della transizione di genere, e negli intenti dell’artista, dare visibilità alle persone trans:

I am transreal. Look at me. When you do, a million iridescent scales across my dragon hide flick, move and align to create a multiplicity of perceptions, transversal illusions and realities cutting through each other, intersecting, dancing. Look at me. You see a shimmering of my fantasies and yours, a convergence of your minute sensory events, your imaginary constructs and my desires. Look at me.

* L’aggettivo straight sottende un gioco di parole intraducibile tra dritto ed eterosessuale. Vedi Cruising Utopia.

Fonti:
Becoming Dragon: a mixed reality, durational performance in second life di Micha Cárdenas
I am Transreal: a reflection on/of Becoming Dragon di Micha Cárdenas, in Gender Outlaws, a cura di Kate Bornstein e S. Bear Bergman
A Cyborg Manifesto di Donna Haraway
Cruising Utopia di José Esteban Muñoz


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