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Le donne di Star Wars: l’Universo Espanso

Le donne di Star Wars: l’Universo Espanso

Questa è la seconda parte di una riflessione su Star Wars e i suoi personaggi femminili che era iniziata qui.

Nei film di Star Wars si vedono pochissime donne e se ne sentono parlare ancora meno. Viene quasi da pensare che in quella galassia lontana lontana non ci sia posto per loro. Ma, a guardare meglio, nella saga le donne ci sono: molte di loro, però, vivono solo nei fumetti, le serie animate, i libri che compongono l’Universo Espanso. Anche se ora quest’UE non esiste più “ufficialmente” per merito di Disney, lasciate che accenda un cono di luce su alcune delle mie preferite, così che chi non le conosce le possa ammirare – affezionarsi magari. Immedesimarsi in altri oltre Ian Solo è possibile, credetemi (disse, scrollandosi di dosso della grafite).

 

Shmi Skywalker

Mamma di Anakin Skywalker; vista negli Episodi I e III

Interpretata da Pernilla August, Shmi è la madre di Anakin Skywalker ed è l’unico personaggio femminile adulto che conosciamo nell’Episodio I: serena e sorridente, la sua placidità d’animo è resa ancora più evidente dal contrasto con lo spirito giovane e vivace di Padme.

Non ha un compagno: ha immacolatamente concepito suo figlio, crescendolo da sola e insegnandogli ad essere buono e generoso, ricordandogli che il problema dell’Universo è che nessuno aiuta gli altri.

Shmi ha vissuto la sua vita da schiava, è stata venduta da giovanissima e non ha mai visto la Galassia al di fuori di Tatooine, pianeta in cui vive e cresce Anakin. In un certo senso Shmi rappresenta la piccola gente, la cui esistenza scorre ignorata dai grandi sistemi politici che governano la Repubblica, la piccola gente che compie scelte che possono avere un impatto solo sulla propria vita, ma non per questo risultano meno nobili.

Shmi è un esempio di umiltà e ottimismo: quando saluta il figlio, lasciando che lui (da libero) possa lasciare il pianeta ed essere addestrato come Jedi, non fa drammi, ma dice solo “Sii coraggioso, e non voltarti indietro”, messaggio che sembra essersi ben sedimentato in tutto il Clan Skywalker a venire.

Molti anni dopo verrà liberata e si sposerà. La sua tragica morte in seguito alle torture dei sabbipodi sarà l’evento chiave della storia personale di Anakin.

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Shmi

 

Zam Wesell

Cacciatrice di taglie; vista nell’Episodio II

Nell’Episodio II la vediamo solo in una sequenza, ma tanto basta per attirare la nostra curiosità: Zam (nel film è interpretata da Leeanna Walsman) è un mutaforma, può cambiare la sua conformazione fisica e assumere l’aspetto di chiunque. Non sceglie mai, curiosamente, di trasformarsi in uomo. È una cacciatrice di taglie, un assassina patentata, e sembra perfettamente in grado di portare a termine le sue missioni: nello specifico, uccidere Padme.

Mentre la insegue a seguito di un attacco alla regina, il maestro Jedi Obi Wan ha un dubbio circa la sua identità: chiede all’allievo Anakin “Lo vedi?”. Pensa infatti si tratti di un cacciatore di taglie uomo. Ma Anakin risponde “Credo che lui sia una lei. E credo che sia un mutaforma”. Non che Obi Wan non creda che una donna non possa essere in grado di fare quel lavoro, ma si rende conto che nel mondo in cui vivono quello è un lavoro svolto da uomini. Zam quindi è un’anomalia, ma Anakin, riconoscendola, non cambia idea sulla sua pericolosità e la considera parimenti un’avversaria tenace con cui scontrarsi.

Zam è, assieme a Aurra Sing, una dei soli quattro cattivi di sesso femminile che compaiono nei film.

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Zam

Aurra Sing

Cacciatrice di taglie; vista nell’Episodio I

Aurra è uno dei personaggi cosiddetti “blink and you miss them” della saga: la si può vedere per un breve istante nell’Episodio I durante la gara di sgusci: pelle bianchissima, calva, sulla testa ha un’antenna con cui può captare le paure dei suoi avversari. Avversaria letale: sa usare blaster, fucile di precisione, spada laser e coltelli. Sarà la mentore di Boba Fett (futuro tormento di Ian Solo): gli insegnerà lei tutti i trucchi del mestiere, sangue freddo compreso.

Proveniente da una famiglia disfunzionale (la madre era dipendente da una particolare spezia tipica del loro pianeta di provenienza), Aurra studia per diventare Jedi fino a quando, creduta morta dalla sua maestra Donna Oscura, viene abbandonata all’età di soli nove anni. L’abbandono la segna al punto da farle odiare gli Jedi e decidere di diventare una cacciatrice di taglie. Abbandoni e morte, noterete, sono “traumi fondamentali” nella vita di quasi tutti i personaggi.

Memorabile lo scontro con la Jedi Aayla Secura. Uno scontro alla pari, dove però l’astuzia della maestra Jedi finisce con l’avere la meglio sul temperamento sanguigno di Aurra, che viene sconfitta e portata in un carcere. Uscita di carcere, ha altre avventure, ma le notizie sul suo destino sono poco chiare.

 

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Aurra

 

Shaak Ti

Maestra Jedi; vista negli Episodi II e III

Una delle poche donne presenti nel consiglio degli Jedi, Shaak Ti ha corna blu e bianche che scendono attorno al viso: non è umana, ma di razza Togruta. Combatterà anche lei a Geonosis nel film L’attacco dei cloni (interpretata da Orli Shoshan), ma purtroppo senza proferire parola. Le sue scene ne La vendetta dei Sith sono state tagliate, quindi è solo nell’UE che si può davvero apprezzare lo spessore e la grandiosità del suo personaggio.

Agisce più volentieri sola che in gruppo, è un’ottima stratega; la sua peculiarità è quella di cercare di risolvere i conflitti parlando, piuttosto che combattendo. Tuttavia quando si tratta di buttarsi nella mischia, lo fa senza indugio (combatterà valorosamente anche contro lo spocchioso cyborg Grievous). La parte cava delle sue corna le serve a captare gli ultrasuoni: ciò le consentiva per esempio di evitare i colpi di blaster, piuttosto che pararli.

Dopo lo sterminio dei Cavalieri Jedi, si ritira ai limiti della galassia, sul pianeta Felucia, ma solo dopo aver contribuito a salvare tremila ragazzi che altrimenti sarebbero stati massacrati da Fener. Su Felucia fa perdere le sue tracce ma entra in contatto con la popolazione locale, istruendo gli sciamani sul potere della Forza (sperando che questo, in caso di attacco delle forze imperiali, li avrebbe aiutati). Quando viene uccisa, il pianeta sprofonda nelle tenebre perché lei era l’unica che lo tenesse ancorato al Lato Chiaro.

 

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Shaak Ti

 

Asajj Ventress

Jedi oscura; non compare nell’esalogia

Asajj è una Jedi oscura, un’apprendista Sith istruita dal conte Dooku. È una combattente attenta, con un ottimo tempismo e un controllo preciso, maneggia inoltre due spade laser con elsa curva (che molti hanno generalmente difficoltà ad impugnare; lo stesso Dooku ne impugna solo una). Poiché aderente al Lato Oscuro, è anche perennemente incazzusa. Durante la Guerra dei Cloni si dimostrerà un comandante molto influente.

Prima di passare al Lato Oscuro, anche Asajj viene addestrata per essere una Jedi, ma il suo maestro viene assassinato, lasciandola sconvolta. Decide di dichiarare guerra ai Jedi, che ritiene responsabili di aver lasciato solo il suo maestro in un momento difficile.

Di razza Rattataki, ha un viso spigoloso e occhi vitrei. Sulla testa calva ha dei tatuaggi che simboleggiano i Signori del suo pianeta natale che ha ucciso. Pur non diventando mai Signora dei Sith, conosce bene i poteri della Forza. Si scontra con Obi Wan Kenobi e anche con Anakin (che era stata incaricata di uccidere). Durante una missione, duella anche con Ahsoka Tano e la maestra Luminara Unduli – un raro combattimento di sole donne. Sarà il caso di dire “finalmente”?.

Obi Wan sente che in lei c’è del buono e prova a portarla al Lato Chiaro, dopo che il suo maestro Conte Dooku l’ha abbandonata ma, sempre più confusa, Asajj preferisce abbadonare gli scontri, la guerra, gli Jedi e i Sith.

 

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Asajj Ventress

 

Ahsoka Tano

Padawan (apprendista Jedi); non compare nell’esalogia

Personaggio della serie animata The Clone Wars, Ahsoka è la giovane apprendista di Anakin Skywalker, della stessa razza di Shaak Ti, Togruta.

È una piccola Jedi scavezzacollo, che rischia tutto per ottenere il plauso del suo maestro, ma poi diventa una leader matura. Combatte bene con le spade e a mani nude; conosce inoltre la meccanica, come altri personaggi femminili di questa lista, e più di una volta ripara qualche veicolo.

Il comportamento e la indole di Ahsoka, aggressiva, estremamente sanguigna e avventata, fa sì che molti maestri non la credano in grado di divenire Jedi. Ma a sua difesa si può dire che a) nessuno è perfetto e b) come una vera Jedi si mette a completa disposizione degli altri; nonostante gli errori commessi, non tenta mai di incolpare altri ingiustamente, assumendosi sempre le sue responsabilità.

Un’ingiusta accusa di omicidio le costerà l’espulsione dall’Ordine Jedi: sebbene in seguito si scopra la sua innocenza, la giovane Tano decide di non essere reintegrata come padawan, ma proseguire per un’altra strada.

La vediamo adulta in Star Wars Rebels (serie televisiva ambientata cinque anni prima dell’Episodio IV). Ahsoka si unisce ad un gruppo di ribelli, cui rivelerà di essersi nascosta finora assumendo il nome Fulcrum. Qui si troverà ad affrontare il suo ex maestro, diventato Darth Vader.

Una curiosità: il disegno che ha sul viso è ispirato da San, protagonista del film d’animazione Princess Mononoke.

 

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Ahsoka Tano

 

Aayla Secura

Maestra Jedi; vista negli Episodi II e III

Aayla è una Jedi che compare nella Trilogia dei Prequel (interpretata da Amy Allen), ed è generale durante la Guerra dei Cloni. Il suo personaggio era stato concepito inizialmente solo per l’UE, ma dopo averla notata in alcune bozze, George Lucas decise di darle spazio anche nei film. Sebbene di vero spazio non si possa parlare, dato che le sue apparizioni sono davvero minime. La sequenza che mostra la sua morte, per mano dei Clone Trooper è silenziosa e piuttosto inconsistente.

Aayla è una Twi’lek e ha due tentacoli che escono dalla testa e corrono lungo il corpo e la pelle azzurra. Le donne di questa specie sono considerate bellissime, ma fanno spesso la fine delle schiave o delle ballerine. Ne vediamo alcune alla corte di Jabba The Hutt nella Trilogia Originale, per esempio Oola, che ha la pelle verde chiaro e muore mangiata da un mostro – Rancor – nel palazzo di Jabba.

Aayla, ad ogni modo, viene addestrata come Jedi fin da piccolissima, quando viene liberata dalla schiavitù degli Hutt, e portata su Coruscant, pianeta sede della Vecchia Repubblica.

Abilissima con la spada, impara ad usare la Forza per ottenere informazioni e rendersi invisibile. È famoso il suo scontro con Aurra Sing, durante il quale riesce a turbare l’animo della cacciatrice di taglie, ferirla a una guancia e levarle con un colpo di spada l’antenna che aveva sul capo.

Aayla viene uccisa sul pianeta Felucia, dove morì anche Shaak Ti, per via di un ordine dell’Imperatore eseguito dalle truppe di cloni, il famoso Ordine 66 che poi darà il via alla purga dei Jedi.

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Aayla Secura

 

Luminara Unduli

Maestra Jedi; intravista negli Episodi II e III

È una maestra Jedi con la pelle verde, di specie Mirialana. Una potente guerriera che usa la Forza per prevedere le mosse dei suoi nemici. La sua apprendista è Barriss Offee (la prima volta che ho sentito pronunciare il suo nome ho capito Marie Sophie, NdA). La conosciamo nella serie animata The Clone Wars, ma fa una brevissima apparizione anche sull’Episodio II (dove è interpretata da Mary Oyaya) e Episodio III (dov’è invece interpretata da Fay David).

Luminara ha dei tatuaggi sul mento che rappresentano dei diamanti neri, simbolo della dedizione alla disciplina fisica. Usa con sapienza la spada, e grazie alla Forza controlla e coordina le azioni della sua padawan quando combattono assieme. Luminara e Barriss sono insieme anche su Geonosis quando affiancano Obi Wan e Anakin contro le forze separatiste.

Luminara è membro rispettato del Consiglio dei Jedi e del Senato e una buona amica di Shaak Ti. Insegnante esigente, ma pacata e rassicurante, Luminara sa quali sono le sue doti, anche se talvolta le capita di sopravvalutarsi. La sua abilità nel combattimento tuttavia non è messa in discussione, e molti le invidiano l’agilità e la flessibilità.

Muore anche lei in seguito all’esecuzione dell’Ordine 66, mentre si trova sul pianeta Kashyyk (da dove proviene Chewbacca). Le truppe la prendono in custodia e la conducono in una prigione sul pianeta Stygeon Prime, dove la giustiziano, per poi usare un suo ologramma per trarre poi in trappola altri Jedi in fuga.

 

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Luminara Unduli

Le eroine che vorremmo vedere nella prossima trilogia

Mara Jade

Una delle figure chiave, assieme a Jaina Solo, del mondo di Star Wars post Episodio VI: inizialmente Jade è un assassina istruita dall’Impero che poi avrà una storia d’amore con Luke Skywalker. Da molti considerato il miglior personaggio femminile della saga, Mara Jade è la donna che vorremmo vedere sullo schermo il prossimo dicembre (anche se si dubita che comparirà).

La conosciamo ne L’Erede dell’Impero (Heir to the Empire), libro scritto da Timothy Zahn ambientato cinque anni dopo i fatti del Ritorno dello Jedi. Il libro fa parte, tanto per cambiare, di una Trilogia, la Trilogia di Thrawn (dal nome del Grand’Ammiraglio Thrawn, colui che in soldoni dirige l’Impero dopo la morte di Palpatine).

L’imperatore porta Mara via dalla sua famiglia per condurla alle vie del Lato Oscuro. Dopo un allenamento durissimo, questa diviene suo Braccio, una sorta di agente personale, e viene incaricata di uccidere Luke Skywalker.

Mara è l’eroina dei sogni: conosce la meccanica, sa pilotare diversi mezzi, è una combattente dotata, coraggiosa, brillante, cinica e schietta. Conosce sia il Lato Chiaro che il Lato Oscuro della Forza: inizialmente Braccio dell’Imperatore, poi si innamora di Luke Skywalker e inizia ad allenarsi come Jedi, diventando membro del Nuovo Ordine dei Jedi.

Dà anche alla luce un figlio, Ben. Muore a 75 anni per mano del nipote, Jacen Solo. Non c’è bisogno di dire che la morte del suo personaggio nell’UE ha generato notevoli malumori all’interno della fandom di Star Wars.

La popolarità del personaggio fu qualcosa di straordinario che comportò una sua inclusione quasi dirompente nel resto del franchise, come in videogiochi, carte e action figures, e consentì anche alle fan femmine di Star Wars di avere maggiore visibilità.

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Mara Jade

Jaina Solo

Jaina Solo, figlia di Leila e Ian Solo, viene descritta per la prima volta (assieme al fratello gemello Jacen) nell’ultimo libro della Trilogia di Thrawn. Ma è con la Trilogia dei Giovani cavalieri Jedi, iniziata nel 1995, che lei e i suoi amici diventano protagonisti.

Bella, intelligente, una grande lavoratrice, Jaina sembrerebbe invincibile, anche se il suo carattere mostra a volte grande insicurezza e paura.

I geni comunque non mentono, e infatti a soli 9 anni sa già guidare il Millenium Falcon, aiutando il padre nelle piccole riparazioni. A 14 anni diventa pilota provetta: le sue abilità le consentono di entrare nel leggendario Rogue Squadron (che raccoglie tutti i migliori piloti e combatte per la Nuova Repubblica). Nel frattempo si è legata alla Forza, diventando apprendista di Mara Jade e costruendosi una spada laser viola.

Diventa Tenente Colonnello e viene assegnata come pilota ai suoi genitori in missione diplomatica (Leila in tutto ciò era diventata Capo di Stato). In seguito, lei e suo fratello gemello Jacen prendono strade diverse, visto che lui decide di cedere al Lato Oscuro della Forza.

Diventata “Spada degli Jedi” (titolo che datole da suo zio Luke, per sottolineare la sua tempra d’acciaio e il suo essere fondamentale per l’Ordine) Jaina capisce che il suo ruolo è quello di eliminare il fratello, colpevole di aver già ucciso Mara Jade. Così chiede al vecchio nemico del padre, Boba Fett (che nell’UE non è morto), di istruirla su come poter agire al meglio, e alla fine uccide Jacen, ormai divenuto Darth Caedus.

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Jaina Solo


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