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L’era delle Eco-mestruazioni: la coppetta mestruale

di Daniela Dalle Carbonare

Avete idea di quanti assorbenti usiamo noi donne nell’arco della nostra vita? Facendo un po’ di calcoli approssimativi dai 10 000 agli 11 400. Calcoliamo per esempio che per il mio ciclo uso 4 assorbenti al giorno (flusso abbastanza scarso) per 6 giorni (durata media della mestruazione), in un anno abbiamo 12 o 13 cicli circa per 35 anni di media (arco di vita fertile dai 15 ai 50) risultato: 10 920. Moltiplicate ora tutti questi assorbenti per tutte le donne che popolano la Terra, e che la stima approssimativa per la decomposizione totale di un assorbente sia 500 anni, avete una vaga idea di quante tonnellate di rifiuti produciamo?

Non disperate mie care colleghe ecologiche, c’è la soluzione!

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La coppetta mestruale:

La coppetta mestruale è un morbido dispositivo in silicone per la raccolta del sangue mestruale che va inserito nella vagina. Nasce negli anni ’30 da un brevetto della signora Leonora Chalmers. La sua forma, come richiama il nome, è quella di una coppetta, la sua particolarità è che una volta inserita questa crea l’effetto sottovuoto grazie ai bordi tondeggianti e ai fori lungo la circonferenza, quindi tutto il sangue che scorre attraverso le pareti della vagina si deposita nella coppetta.

Perché usarla:

La prima ragione è di natura ecologica, poiché la coppetta ha una durata di circa dieci anni ed è lavabile e riutilizzabile, e la si può usare in tutte le situazioni della vita: giorno, notte, festivi e feriali, e anche per lo sport (soprattutto nuoto poiché con l’effetto sottovuoto non lascia passare l’acqua, vi ricordate i tamponi zuppi?).

La seconda ragione riguarda la salute, perché la coppetta non dà nessun tipo di irritazione (come succedeva con gli assorbenti esterni umidicci), né secchezza vaginale (causata nella maggioranza delle donne dai tamponi), né allergie poiché è fabbricata con silicone medico. Inoltre va ricordato che la coppetta non assorbe ma raccoglie il sangue, quindi si riduce a zero la possibilità della crescita e proliferazione di colonie batteriche, come accade per esempio con i tamponi che ristagnano il sangue. Ne deriva che con la coppetta si evita il rischio della Sindrome da Shock Tossico (TSS, causata da certi tipi di batteri Stafilococchi).
Poi è comoda, provare per credere: una volta inserita non si sente e si può indossare fino a 12 ore consecutive.
Infine l’aspetto più trascurabile è quello economico, dai 15 euro per arrivare fino ai 40 in conformità a marche e modelli differenti.

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Come si usa:

La coppetta va sterilizzata prima di ogni ciclo facendola bollire in acqua per 5-7 minuti, poi va inserita nella vagina in posizione molto bassa, possibilmente proprio sotto la cervice. Esistono diverse tecniche per piegarla e inserirla più agevolmente.

La coppetta poi assorbe tre volte un assorbente notte, e due volte un tampone super (fate l’esperimento con un po’ d’acqua colorata per verificare), perciò è necessario svuotarla ogni 6-8 ore circa, disinserendola e gettandone il contenuto nel wc.

Com’è fatta:

La coppetta è prodotta in due taglie, una grande (per chi ha avuto parti naturali) e una più piccola (per chi non ne ha avuti). Il materiale con cui è fabbricata è trasparente e opaco, ma ne esistono anche di colorati per le più esigenti. È dotata di un “gambo” nella parte finale e più stretta per favorire le prime estrazioni; acquisendo pratica il gambo si può eliminare.

Un esempio delle diverse misure in commercio. Queste sono le Natù.

Un esempio delle diverse misure in commercio. Queste sono le Natù.

Svantaggi:

Uno svantaggio che balza subito all’occhio è il fatto che per inserirla bisogna avere conoscenza del proprio corpo, ma con la pratica l’inserimento e l’estrazione risulteranno più facili. Questo spiega perché dagli anni ’30 ai giorni nostri non è mai stato promosso il suo utilizzo: toccare e perlustrare le nostre zone era malvisto in quei tempi.
Il secondo svantaggio è che durante la manovra di estrazione e svuotamento dobbiamo entrare in contatto con il nostro sangue, azione poco adatta per le persone più impressionabili.
Il terzo fattore riguarda la difficile reperibilità dell’oggetto, solo alcuni negozi Bio ben forniti le hanno (come sempre l’Italia arriva per ultima). Tuttavia non disperate, sono acquistabili anche dai siti delle marche originali.
Il quarto e ultimo fattore è che se si è in viaggio o fuori casa a volte si ha la necessità di svuotarla in un bagno non nostro come negli autogrill, in ufficio,nella latrine scout, in bagni chimici ecc.. che spesso non eccellono per igiene e decenza.

Conclusioni:

Mai giudicare un libro dalla copertina. All’inizio si è un po’ scettiche, perplesse e con tante domande. Poi, dopo un’accurata documentazione (a piè di pagina link di siti utili) e un po’ di sano spirito d’avventura la coppetta diventerà un oggetto a cui non rinuncerete tanto facilmente!

Happy coppetta a tutte!

Siti utili
Il primo forum italiano sulla coppetta

Storia delle mestruazioni

Alcune marche internazionali:

 


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  1. Euforilla

    13 Ottobre

    Ero convinta ne aveste già parlato… Comunque, felice utilizzatrice di coppetta da anni ormai.
    Confermo le resistenze iniziali, me ne avevano parlato alcune amiche ma il pensiero mi disgustava un po’. Poi ho deciso di provare e sono riuscita a “convertire” almeno una persona (che io sappia) e che ne è felice.

    Insomma, è ecologica, è economica, promuove un rapporto sano con il proprio corpo, che vogliamo di più?

    (So che ci sono donne che fanno fatica a portarla, ma esistono assorbenti “usa e getta” fatti di materiali biologici e completamente biodegradabili, anche questi potrebbero essere una soluzione)

  2. Ilaria

    13 Ottobre

    Ecco, a me piacerebbe molto usarla ma ho delle grosse resistenze per quanto riguarda l’igiene. Cioè ho l’impressione che tenere questa sorta di “tappo” di silicone in zona per tutto quel tempo impedisca alle mucose di “respirare”, col rischio di creare una situazione favorevole a infezioni varie. E’ vero che, come detto nel post, raccoglie il sangue, ma non credo che il silicone sia traspirante. Qualcuna mi può delucidare su questo punto?

  3. Rita

    13 Ottobre

    Vorrei fare una precisazione / correzione puramente terminologica, senza per questo togliere merito all’ articolo che é ben scritto, chiaro ed efficace nel presentare l’argomento (e i miei complimenti perché bisognerebbe davvero parlarne molto ma molto di più della mitica coppetta, tutte le donne dovrebbero iniziare ad usarla a mio parere! O almeno provarla). La coppetta non assorbe (Si vedano le parti dell’articolo dove si fa il confronto con i tamponi sulle possibilità di TSS, e sul confronto della capienza di una coppetta e di un tampone, e il conseguente utilizzo durante la notte), ma RACCOGLIE il sangue, ed é proprio questa una delle differenze principali tra le coppette è tutto il resto.

    Per le perplessità di Ilaria sull’igiene invece, il fatto che la coppetta sia fatta il più delle volte in silicone medico (attenzione perché esistono anche delle case produttrici che offrono prezzi molto più economici perché fanno coppette in gomma e non in silicone) impedisce proprio l’insorgenza di qualsiasi tipo di infezione perché é il materiale in sé che non permette la proliferazione di batteri e compagnia bella. Per capirci é lo stesso tipo di silicone usato per protesi interne (che vanno tenute dentro al corpo a vita o sicuramente per un periodo molto più lungo della settimana al mese di ciclo). Non ho studiato medicina per poterti spiegare la cosa in maniera molto più precisa, ma ti posso dare la mia esperienza personale. Vivo in una parte del mondo dove il livello minimo di igiene é molto al di sotto della soglia minima che una qualsiasi persona che vive in Italia considererebbe accettabile, ovviamente non esiste il bidet e, essendo ancora una studentessa e vivendo in un dormitorio, ho a disposizione solo un bagno in comune e non privato. Ti posso assicurare che non ho nessun problema a cambiarla, mi lavo bene le mani prima, se non posso con acqua e sapone (neutro) nel lavandino, le lavo con delle salviette apposta, la coppetta una volta tirata fuori con le mani pulite si può pure “risciacquare” con altre salviette o con una bottiglietta di acqua portata appositamente all’interno del bagno, o si può anche semplicemente aspettare di tornare a casa e fare il tutto in condizioni di maggiore pulizia, perché se non hai un flusso super abbondante puoi permetterti ogni tanto (ma solo ogni tanto, non sto dicendo che deve diventare una prassi) di tenere la coppetta senza svuotarla per molto più tempo (di solito viene consigliato di svuotare la coppetta ogni 4-6 ore, ma in casi eccezionali puoi tenerla anche fino a 14, in alcuni foglietti illustrativi dicono anche fino a 18 ore, davvero non succede nulla). Da quando ho smesso di usare gli assorbenti per la coppetta non mi é mai più venuta una sola volta nè candida, né cistite, né prurito, né altri fastidi.

    É vero che forse non é ben distribuita nei negozi, purtroppo, ma é anche vero che é facilissimo e veloce comprarla online se nella zona dove si vive non ci sono negozi che la vendono (uno per tutti Narurasì, ma anche le farmacie possono procurarle come un qualsiasi farmaco che non hanno in casa al momento, se lo si richiede), quindi la (non più così tanto) difficile reperibilità non deve trasformarsi in un deterrente. La coppetta é una vera rivoluzione nel vivere il proprio ciclo, provare per credere!

  4. Ilaria

    13 Ottobre

    Grazie Rita, mi hai tolto un po’ di dubbi sulla questione igiene!
    Avevo notato anch’io che nel post si usa il verbo “assorbire” al posto di “contenere”.

  5. Vittoria Bernardini

    14 Ottobre

    In effetti l’articolo originale specificava che la coppetta NON assorbe il sangue, ma la negazione era saltata in fase di editing. Abbiamo corretto, grazie per la segnalazione!

  6. ORY

    16 Ottobre

    Uso Lybera da un anno e non tornerò più indietro… fantastica!!!

    http://www.lybera.it/

  7. ghirigori

    21 Ottobre

    Domanda… ma data la necessaria pratica di inserimento.. com’è che funziona per le vergini?

  8. Rita

    22 Ottobre

    Per le ragazze ancora vergini di sono delle marche che fanno coppette molto piccole e pensate appositamente per chi non ha ancora avuto rapporti sessuali (ad esempio, meluna, fleurcup, naturcup ecc). Ti si potrebbe rompere l’imene (ma anche l’uso degli assorbenti interni potrebbe rompertelo) e magari all’inizio ti verrà più difficile l’inserimento, ma la pratica è una cosa necessaria anche a chi ha già avuto rapporti, non farti intimidire!

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