“Settembre andiamo, è tempo di emigrare”, diceva uno scrittore a me pesantemente antipatico chiamato D’Annunzio. Su questo, però, aveva ragione: a settembre si ricomincia e si riparte per lidi nuovi e poco conosciuti. Quest’anno Soft Revolution è lieta di annunciarvi la nostra collaborazione con il fantastico Festival di Cinema Lesbico di Bologna – Some Prefer Cake, che quest’anno è alla sua ottava edizione. La sottoscritta ed Emanuela De Siati saremo le vostre inviate ficcanaso nell’affascinante (e pieno di contraddizioni) mondo del cinema lesbico, che ogni anno speriamo sia migliore, e a volte ci soddisfa e a volte (purtroppo) ci delude.
Quest’anno il festival è dedicato ad Audre Lorde, scrittrice, poetessa, femminista, e attivista per i diritti civili, di cui verranno presentate al festival due opere tradotte recentemente. Potremmo dire, in effetti, che il reale filo comune di questa edizione sono figure di donne lesbiche e personalità di spicco che hanno segnato profondamente il panorama artistico e intellettuale degli ultimi decenni, come dimostrano le sette biopic dedicate rispettivamente alla scrittrice chicana Gloria Anzaldúa, l’illustratrice finlandese Tove Jansson, l’attivista parigina Thérèse Clerc, la coreografa americana Elizabeth Streb e la scrittrice francese Violette Leduc.
Dopo la performer anglo-francese Aurelie Lemanceau, è la dj Ruby Rose ad essere il volto di Some Prefer Cake in questa edizione, in qualità di artista out and proud dall’inizio della sua carriera e da sempre attivista per i diritti LGBT. Se ne avete la possibilità, vi consiglio di guardare questo short sulla fluidità dei generi che Ruby Rose ha scritto, diretto e recitato: è affascinante.
Tornando al festival, dopo la Cina e l’India delle scorse edizioni, quest’anno ci si concentrerà sull’Argentina, con due lungometraggi di Liliana Paolinelli e un documentario sulle Kumbia Queers, un gruppo musicale queer tropi-punk.
Personalmente, dando un’occhiata al programma di quest’anno, posso dire che non vedo l’ora di assaggiare i numerosi cortometraggi (che di solito sono quelli che riservano più inaspettate sorprese), come per esempio Vagina is the Warmest Color, una parodia de La vita di Adele dalla stessa regista di Who’s Afraid of Vagina Woolf (Anna Margarita Albelo), presentato al festival dell’anno scorso. Interessantissimi sembrano anche tutti i documentari, fra cui Kung Fu Gran Ma e Rebel Menopause.
Fra i lungometraggi più promettenti, invece, sono curiosa di vedere Les adieux à la reine (con Léa Seydoux), Anita’s Last Cha Cha, Reaching For the Moon, Lengua Materna e Broken Gardenias.
Quindi ricapitolando, con un’offerta generosissima di 10 lungometraggi narrativi, 17 documentari, fra cui 7 biopics, e ben 21 cortometraggi narrativi, c’è n’è per tutti i gusti. Indi-per-cui-la-quale, il Some Prefer Cake vi aspetta da mercoledì 17 a domenica 21 settembre a Bologna, nel Nuovo Cinema Nosadella (Via dello Scalo 21, Via Lodovico Berti 2/7).
Gli orari sono i seguenti: mercoledì e giovedì dalle 16, venerdì dalle 14 e sabato e domenica dalle 12. Fra una proiezione e l’altra (che andranno avanti fino a mezzanotte) ci saranno anche mostre fotografiche, performance, presentazioni di libri, incontri con ospiti internazionali e le registe, e ovviamente aperitivi con dj set, il tutto coronato da un glorioso party ufficiale sabato sera.
Insomma, che state aspettando? Venghino signore, signori e signor*, venghino! (In omaggio avrete un autografo e un high five dalla sottoscritta: così, perché sono buona).
Date un’occhiata al fitto programma e al sito ufficiale per altre informazioni.
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