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Nel bosco di Wildwood, con Colin Meloy e Carson El...

Nel bosco di Wildwood, con Colin Meloy e Carson Ellis

Nel discorso di accettazione del suo Academy Award, la dorata Cate Blanchett ha chiarito un punto a molti ancora oscuro: le pellicole con protagoniste femminili sono prodotti di successo, che vendono, racimolano belle somme, insomma, le storie narrate da un punto di vista squisitamente femminile non sono di serie B o di livello inferiore all’altrimenti dilagante e scontato maschile che ha quasi sempre segnato un previsto (e prevenuto) punto di forza per un racconto efficace. Nel mondo dell’editoria cartacea e, nella fattispecie, nel mondo dei libri per bambini, al riguardo si ha un’impressione ancora radicata nelle vecchie convinzioni del passato, secondo cui un prodotto viene confezionato ad hoc per il genere destinatario pilotando la storia e i personaggi verso una netta distinzione tra maschile e femminile.
Sebbene personalmente abbia registrato una mini inversione di tendenza rispetto a quando l’avventura era destinata ad Artemis Fowl, mentre Le Ragazzine erano depositarie dei pensieri delle bambine, se provate ad andare nella sezione dedicata alla letteratura infantile e pre-adolescenziale di una libreria, troverete ancora gruppi di dorsi di copertine che vanno dai toni del verde a quelli del blu e parlano di spade, frecce e coraggio, e gruppi che scemano dal fucsia al rosa passando per il magenta in cui si parla di jeans, ragazzi e, occasionalmente, di magia.

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Quando, in una parentesi di tempo libero prima di una lezione, i miei occhi sono caduti casualmente sulla sovraccoperta di Wildwood – I segreti del bosco proibito (di Colin Meloy e Carson Ellis, Salani, 16,80 €), ho avuto un tuffo al cuore: quel che colpisce nell’immediato, specialmente se si ha una passione viscerale per il disegno, l’illustrazione, e un packaging ben curato, o anche solo una sensibilità per il bello, è l’attenzione all’aspetto visivo di questo “librone” di 534 pagine. Allo sfoglio, poi, questa tendenza viene confermata: il libro è infarcito delle meravigliose illustrazioni di Carson Ellis, illustratrice e moglie dello scrittore e musicista Colin Meloy, con inserti lucidi a colori e piccole inserzioni in bianco e nero sparse negli angoli più disparati del racconto.
Ellis è una presenza costante ed apprezzata nel mondo dell’illustrazione per bambini, e ha curato anche copertine e merchandising dei The Decemberists, di cui il marito è frontman. Insomma, una garanzia che spicca come primo pregio e che vale già da sola l’acquisto del volume.

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La vera sorpresa, però, Wildwood la riserva alla lettura della trama. In seconda di copertina iniziamo a leggere che la vicenda è ambientata a Portland, Oregon (dove abita la coppia di autori), che nella versione del libro confina con una landa desolata fitta di boschi, chiamata “Landa Impenetrabile”, dove nessuno osa addentrarsi. Dalla Landa Impenetrabile nessuno è mai tornato, nessuno sa cosa esista al di là della muraglia di alberi che segna il confine tra la città industrializzata e quella lingua di terra apparentemente disabitata e inospitale; ma quando Mac McKeel, fratellino neonato di Prue, verrà rapito da uno stormo di corvi e portato al di là della frontiera, questa ragazzina appassionata di disegno e di botanica sarà costretta a varcare la soglia della Landa per recuperare il fratellino sequestrato.
Esatto! La protagonista del primo capitolo della saga di Wildwood è una femmina! E che femmina, nonostante la sua giovanissima età. Prue, accompagnata dal suo zelante amico Curtis e dalla sua bicicletta rossa, abbandona senza preavviso la sua casa e i suoi genitori per addentrarsi nella Landa Impenetrabile, e scopre molto presto e a sue spese che è sì impenetrabile, ma niente affatto disabitata.
Il bosco è, infatti, una micronazione a sé stante, divisa in base ai punti cardinali e abitata nelle diverse zone da agglomerati di diverse specie animali parlanti, a volte miste a colonie umane. Nel Principato Aviario abitano solo uccelli, guidati da un gufo reale, il Principe Ereditario. A Bosco Sud vivono esseri umani in armonia con animali dediti all’agricoltura. A Bosco Nord vivono i Mistici, esseri umani simili ai druidi e dotati di poteri speciali derivanti dalla meditazione, che li mette in stretto contatto con la natura circostante da cui traggono conoscenza e magia. A Bosco selvaggio, invece, dove imperversano i Banditi, sta accadendo qualcosa di strano: i coyote hanno abbandonato il loro stile di vita anarchico e libertino per rientrare in fila ordinate sotto l’egida di una donna, Alexandra, ex reggente e con una storia tragica alle spalle. Guidata dal dolore che le fa da zavorra, Alexandra è decisa a sovvertire l’ordine della Landa Impenetrabile e a diventarne unica sovrana, e, inaspettatamente, scopriremo che ha bisogno proprio del fratellino di Prue per riuscirci.

Wildwood

Notiamo, dunque, che la storia è retta fondamentalmente da due personaggi femminili, entrambi molto ben costruiti. Prue McKeel, con un equilibrio e una coerenza perfetti, sperimenta paura, incertezza, dubbio, e poi coraggio, iniziativa, inventiva, man mano che l’impresa del salvataggio del fratellino si fa più rischiosa e si mescola con le vicende che animano i giorni del Bosco. Il suo amico, Curtis, subisce a sua volta una mutazione, ma è la metamorfosi di Prue la più efficace: se è riuscita ad entrare nel Bosco violando l’incantesimo che ne tiene lontani gli esseri umani è perché è una Mezzosangue. Il suo destino l’ha sempre voluta divisa tra Portland e un mondo magico, dove la natura, le piante e gli alberi sono vivi, e con i quali Prue imparerà ben presto a parlare grazie alla mediazione dei Mistici. Alexandra, d’altro canto, è chiaramente la cattiva della storia: ma io, personalmente, non sono riuscita mai ad odiarla. È una donna di rara furbizia, brillante, scaltra, abilissima in battaglia, e le sue volontà sono dovute unicamente ad una ferita, mai rimarginata, che la maternità le ha lasciato dentro.

Non intendo andare più oltre di così: spero unicamente di aver posto la giusta attenzione sugli elementi (tanti) che valgono la lettura di Wildwood – I segreti del bosco proibito (che ad oggi vanta anche un sequel, Wildwood – Nelle profondità del bosco proibito):
– illustrazioni da paura;
– personaggi femminili davvero in gamba;
– un messaggio mai stantio di comunione con la natura;
– una coppia di autori promettenti;
– in ultimo, una fascetta che reca le entusiaste recensioni di Lemony Snicket e Jonathan Safran Foer!


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  1. Nanni

    28 Marzo

    Beh allora per la serie “libri fantasy con protagonista femminile” prova a dare un’occhiata alla pentalogia – in divenire – di Abarat di Clive Barker: http://en.wikipedia.org/wiki/Abarat

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