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Caccia al grande libro dei serpenti in un paese er...

Caccia al grande libro dei serpenti in un paese erpetofobo

A molti possono stare antipatici, ma i serpenti sono senza dubbio animali di tutto rispetto. Eppure, almeno nel paese in cui viviamo, sono oggetto di una strana forma di censura, di cui mi sono resa conto solo nel corso dell’anno passato. Avete mai provato a cercare un libro sui serpenti in una qualsiasi libreria italiana?

Facciamo un passo indietro. Poiché anche io, come voi, oltre ad amare gli animali, sono soggetta a passioni periodiche e irresistibili, circa un anno fa ho manifestato il bisogno impellente di avere un libro sui serpenti. In ogni caso, le motivazioni razionali per tale desiderio mi sembrano ovvie: i serpenti sembrano dei piccoli dinosauri, possono abbracciarti forte forte e mangiarti in un sol boccone, sono un incredibile e sofisticato prodotto dell’evoluzione, sono carini, velenosi, eleganti e colorati. Insomma, volevo saperne di più e avere un po’ di foto da ammirare, accarezzare e ritrarre.

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Abituata a trovarci libri sugli argomenti più disparati, mi recai in una libreria. La ricerca si rivelò infruttuosa. La situazione non migliorò nemmeno cambiando libreria, o città. Non importa dove andassi, sullo scaffale dedicato agli animali non ho mai trovato quello che cercavo, incontrando piuttosto centinaia di libri su cani, gatti e dinosauri, molti su cavalli, pesci e uccelli, certi su conigli e altre bestiole inutili, e addirittura un paio di libri su squali e ragni! Ora, è bene essere aperti a ogni opinione, ma non è umanamente accettabile preferire i ragni ai serpenti.

Ricordandomi di vivere nel XI secolo, accesi il computer e cercai la parola chiave “serpenti” nella Libreria Economica Che Tutto Offre, ovvero Amazon Italia, trovando un singolo ma promettente volume: Il libro completo dei serpenti. Oltre 3000 specie di tutto il mondo, di Chris Mattison, un grande erpetologo. Avendolo immediatamente ordinato, aspettai pazientemente la consegna. Non è mai avvenuta. Sono stata avvisata, tramite una funerea mail, che in realtà in magazzino non c’era nessuna copia di suddetto libro, e che comunque non era più in stampa.

Inutile è stato cercare quel libro (o qualsiasi altro libro in italiano!) sui più svariati siti: gli unici manuali che tuttora si trovano sono destinati a chi alleva serpenti, e sono spesso dedicati ad una sola specie, oppure comprendono solo i serpenti di una determinata zona. Il mio sogno megalomane di avere un libro su tutti i serpenti sembrava infranto, finché non trovai su internet un atlante illustrato usato (inglese) che costava pochi euro. La descrizione prometteva centinaia di pagine illustrate, e lo ordinai speranzosa, convinta che il mio calvario fosse finalmente finito. Quando ricevetti la busta contenente il libro – non un pacco – la disperazione si impossessò di me: avevo ordinato un insulso libro mignon sui serpenti, diventando oggetto di scherno da parte di tutta la famiglia.

Dopo questo misfatto, il desiderio si impossessò di me e cominciai a vagare per i mercatini dell’usato, sguinzagliando amici e familiari alla ricerca di un libro sui serpenti. Niente di niente.

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Ora, in tutto ciò non mi era mai venuto in mente di cercare su internet il tanto desiderato e mai arrivato libro di Chris Mattison in lingua inglese, e questo è ciò che fece il mio ragazzo – trovandolo subito, insieme ad un altro libro dello stesso autore. Inviperita dall’ammissione di questa mia grave mancanza, ma gioiosa di abbracciare infine Snake e The New Encyclopedia of Snakes in arrivo dagli Stati Uniti, fui finalmente soddisfatta, e vissero tutti felici e contenti.

Al momento sto ancora leggendo questi libri, ma posso già dire che sono straordinari. Chi, come me, ha un interesse puramente scientifico e naturalistico per quanto riguarda i serpenti, e non vuole semplicemente capire come allevarli, non può farsi mancare questi volumi. The New Encyclopedia of Snakes rappresenta un completo ed esaustivo compendio di tutti i tipi di serpenti, di tutti gli aspetti del loro comportamento, e delle ricerche più avanzate e recenti sulla loro struttura fisica e sulla loro evoluzione. Snake, invece, è un libro molto meno voluminoso, e punta più sulle immagini, pur dispensando tutte le informazioni essenziali. È pensato come una guida sintetica e intuitiva.

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Di entrambi i volumi, la cosa più straordinaria sono le fotografie, che ritraggono quasi tutte le specie di serpenti facendo risaltare la loro bellezza. In effetti, in certe foto sembra proprio che i serpenti siano in posa di fronte all’obbiettivo, sensazione che trasmette l’indubbio amore dell’autore per questi animali, riflesso nella scelta delle immagini. Molte fotografie sono dello stesso Chris Mattison, mentre altre sono di altri fotografi.

Dopo aver letto questo libro, sono sempre più convinta che i serpenti siano animali meravigliosi. Da dove deriva, quindi, questa comune avversione (o censura) nei loro confronti? Il fatto che alcuni di loro siano velenosi non mi sembra sufficiente, tanto più che sono animali piuttosto schivi. La ragione deve essere più profonda. Pur non sapendone molto di simbolismi, quindi, mi sono data qualche risposta.

Innanzitutto, almeno in Italia, il cattolicesimo ha sicuramente contribuito in larga parte all’avversione per queste tenere bestioline. L’immagine del serpente che induce in tentazione Eva è impressa nella mente di ogni persona sin dall’infanzia, ed è legato a qualcosa di diabolico, negativo, peccaminoso.

Sempre legato all’idea del peccato è il significato psicologico comunemente dato al serpente. Non so nulla di psicologia, e non so neanche fino a che punto questo sia vero, ma è molto diffusa la convinzione che l’immagine del serpente sia un simbolo fallico, ad esempio nei sogni. Questa somiglianza, effettivamente innegabile, rende il serpente “sconcio”, ancor più peccaminoso. Un modo evidente di vedere questo collegamento si trova ne Il libro rosso (o Liber novus) di Carl Gustav Jung, il famoso psicanalista contemporaneo di Freud. In questo libro, scritto circa tra il 1914 e il 1930, l’autore percorre un viaggio nel proprio inconscio come strumento di auto-conoscenza, scrivendo e illustrando in stile medievale. Tra le meravigliose illustrazioni si può trovare (qui sotto) quella di un serpente, che ha un chiaro richiamo sessuale.

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Un’altra eco di questa antipatia per i serpenti può essere trovata nella nostra lingua, in cui non è inusuale bollare come “vipera” una donna malevola e cattiva, o come “serpente” un uomo viscido e voltagabbana. Anche nel modo di dire “parenti serpenti” la connotazione negativa è evidente. Questo contribuisce a svilire la figura del serpente.

Non saprei pensare ad altri esempi, ma mi sembra chiaro che i serpenti abbiano un richiamo negativo nel nostro immaginario. Se ci fermassimo a guardarli, però, vedremmo che sono animali meravigliosi. Dobbiamo liberarci dei pregiudizi, e reclamare sugli scaffali delle nostre librerie libri sui serpenti!

Illustrazione: Michela Tannoia


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  1. TA

    12 Marzo

    un paio d’anni fa trasmettevano in tv i documentari di quel tizio biondo (una specie di mr crocodile dundee ma evidetemente con la laurea in biologia o qualcosa di simile) che per fotografarli faceva di tutto e andava ovunque. mi piacevano un sacco. anche nel lato comico-grottesco devo dire. però animali e luoghi fantastici.

  2. Valentina

    13 Marzo

    Ho sempre amato i serpenti, fin da bambina. Uno dei miei libri preferiti era un grosso atlante dei rettili: passavo giornate intere a leggere e osservare questi animali così affascinanti. Ancora adesso li amo, trovo che siano delle creature… sublimi. E’ facile immaginare la reazione della maggior parte delle persone, quando dico “Il mio animale preferito? Il serpente!” perché sì, viviamo in un paese erpetofobo( ho sentito perfino dire che ” i serpenti sono privi di dignità”)
    Grazie per questo bellissimo articolo, di cuore.

  3. Alex

    26 Ottobre

    avevo la possibilità di comprare questo libro in libreria qualche anno fa, mi dissi che c’era sempre tempo di farlo più avanti. Non immaginavo che presto sarebbe diventato pressochè introvabile in Italia

  4. Igor

    25 Giugno

    Ciao,
    mi figlio di quasi 7 anni ha una passione per i serpenti incredibile. Il libro “snake” che citi, con tante foto, può essere adatto? Capisco che è in inglese, ma per questo non c’è problemia, glielo posso tradurre io.

    Grazie.

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