di Giulia Gioanola
Di questi tempi è necessario trovare conforto e riparo dal logorìo della vita moderna. Ci affacciamo alla finestra durante una pausa a lavoro e cerchiamo con lo sguardo la chioma di un albero. È fisiologico, il contatto con la natura ci rigenera, ci calma ma spesso non possiamo fare altro che viaggiare con la fantasia. Temo che il riferimento alla musica new-age sia istantaneo ma vi risparmierò Enya e compagnia bella proponendovi, invece, una bella playlist di chitarroni new-folk che sanno di corteccia bagnata, notti da lupi e falò improvvisati. Oh, la camicia a quadri e il cuore spezzato non sono obbligatori.
Buon viaggio!
Two Silver Trees – Calexico
Blackberry Stone – Laura Marling
Fall – Devendra Banhart
Fourteen rivers, fourteen floods – Beck
Ragged Wood – Fleet Foxes
Knock knock – The Accidental
The Lion’s Roar – First Aid Kit
The Melody of a Fallen Tree – Windsor For the derby
Hunters Map – Fionn Regan
Human Highway – Neil Young
Almanac – The Acorn
End of the line – Boy&bear
There is a stone (Ruby Sessions) – John Smith
On trees and birds and fire – I am Oak
Nice fox – The Rosebunds
Il fiume – Deian e Lorsoglabro
Cool Water – Isobel Campbell & Mark Lanegan
Road to nowhere – Nouvelle Vague
Illustrazione del player: Giulia de Giovanelli
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