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Io non stiro: perché stirare è un mito destinato a...

Io non stiro: perché stirare è un mito destinato a cadere

Stirare

Illustrazione di Laura Vivacqua

Voi stirate? Neanch’io. Trovo che stirare sia utile e divertente quanto prendersi a martellate sui mignoli, e preferirei spalare letame piuttosto che toccare un ferro da stiro. Queste mie affermazioni vi sembreranno senza dubbio molto sensate, ma per mia mamma e mia nonna è una vera tragedia.

Invano hanno tentato di abituarmi, fin da piccola, a stirare indumenti e biancheria. Mi avevano comprato un ferro da stiro giocattolo, e quand’ero più grandicella mi avevano messo a stirare fazzoletti e asciugamani. Sono cresciuta con l’idea che stirare è una croce che bisogna portare. Nonostante ciò, non ho mai preso l’abitudine di stirare, e sapete perché? Per lo stesso motivo per cui voi (o molt* di voi) non lo fate: perché è inutile.

Una volta diventata studentessa universitaria fuori sede, insieme alla scoperta del funzionamento della lavatrice, è arrivata l’illuminazione: i miei vestiti erano assolutamente accettabili, pur non essendo stirati. Tempo mezz’ora, e mi si stiravano addosso. Chiaramente non porto camicie – non credo che per quelle funzioni – ma questo vale per tutto il resto. Il risultato è quasi lo stesso: perché perdere tempo per un’inezia simile? In ogni caso, ho pensato, se uno si ferma a osservare l’orlo dei jeans leggermente stropicciato, non ha proprio niente di meglio da fare.

Forte dei miei nuovi ideali, durante un finesettimana passato in famiglia ho parlato a mia madre, che si lamenta sempre del carico di roba da stirare. “Non stirare le mie cose”, le ho detto con vaga aria da benefattrice, “usa piuttosto quel tempo per leggerti un libro”. Impossibile convincerla della convenienza dello scambio. Stirare è un mito duro a morire!

Ma che cosa significa, stirare? Nella mia memoria di bambina, ha le sembianze di un rituale: il mucchio di biancheria stropicciata da una parte, il vapore caldo e soffocante in mezzo, la fatica e il sudore anche in piena estate, la radio o la tivù accesa, e la pila di cose candide, rigide, perfette, che si innalza sempre di più. Tutto deve essere pulito e stirato, e riposto in ordine nei cassetti.

C’è da dire che mia nonna, come ogni nonna, stirava letteralmente qualsiasi cosa: lenzuola, asciugamani, pigiami, canovacci, canottiere, mutande… dubito ci fosse qualcosa che non stirava. Ora, io capisco stirare una camicia o un vestito a pieghe, ma le mutande? Il pigiama? E i canovacci? Mi sembra comprensibile a chiunque che impiegare il tempo in questo modo sia uno spreco. Eppure questa abitudine è piuttosto diffusa; alle nostre madri è stata tramandata, e loro oggi sono schiacciate tra questo tipo di occupazioni casalinghe e il lavoro.

Mia nonna ritratta mentre stira le mutande: Henry Robert, "A Laundry Maid Ironing". 1765-82 ca, Tate Gallery.

Mia nonna ritratta mentre stira le mutande (o Henry Robert, “A Laundry Maid Ironing”. 1765-82 ca, Tate Gallery)

Quando mia mamma ha saputo che da anni nemmeno toccavo un ferro da stiro, è rimasta prima di tutto incredula, convinta che avessi trovato un metodo alternativo per stirare le cose. Alla scoperta della verità è seguita la preoccupazione per la propria reputazione: “Bella figura mi fai fare! Se vai in giro con i vestiti stropicciati, poi la gente pensa: ma che madre degenere ha quella ragazza!” E qui sono rimasta pietrificata. Avevo capito il perché di tutto quello zelo. Nella mente di mia madre, era ovvio che la donna di casa dovesse stirare gli indumenti di tutta la famiglia. E non solo: era su questo che si misurava la sua capacità di essere donna, moglie e madre, ed in questo era giudicabile a prima vista.
Mi sono tornate in mente le famose rivalità tra suocera e nuora, scenette sbiadite (ma non così lontane) in cui la suocera arriva in casa e controlla che le tende siano pulite e stirate, non ci sia polvere sui mobili, la perfezione degli abiti di tutta la famiglia. Era la donna la responsabile della presentabilità di ognuno, della pulizia e dell’ordine, e se non sapeva fare questo, beh, valeva poco.
Il campo d’azione dell’uomo erano invece i lavoretti di muratura e carpenteria, i lavori di trapano e avvitatura, riparazioni e costruzioni. (Perlomeno, però, l’uomo veniva scusato se era un professore, un medico, un avvocato, insomma un “intellettuale”.)

Non potevano esserci sovrapposizioni tra i due ruoli. Mi sono venute in mente le occhiate pietose rivolte all’uomo con la camicia stropicciata, unite all’esplicativo commento a mezza voce: “Ha divorziato, poverino…”. Già, poverino. All’annuncio che io non stiravo nulla, sia mia nonna che mia mamma (separatamente) mi hanno chiesto: “E con le camicie di tuo moroso, come farai, poverino?”. Alla mia ovvia risposta, “Beh, se vuole le camicie stirate, se le stirerà!” hanno entrambe riso scrollando le spalle, come a dire: tanto, quando si sposerà le toccherà mettersi in riga.

Lui può stirarmi quando vuole.

Lui può stirarmi quando vuole

Ma poi, cambia tanto non stirare i vestiti? Per mia esperienza, l’unica cosa che cambia è che gli abiti sono molto meno rovinati – a naso, passare un ferro rovente su un oggetto non gli fa bene. Forse cambia solo quel dettaglio che bisogna essere abituati a cogliere, quel dettaglio che rivela, grazie a un po’ di malizia negli occhi di chi guarda, se sei una persona ordinata o no. Ma come sappiamo, le apparenze sono solo apparenze, e possono esserci persone inaffidabili vestite di tutto punto. Vale la pena perdere tempo per assecondare le idee sbagliate di qualcuno?

Più ci penso, e più stirare mi sembra inutile: mi sembra quasi un’attività inventata apposta per perdere tempo. La casalinga, per definizione, è indaffarata: che succede quindi se non trova niente da fare? Deve provare ad attaccare la mensola in soggiorno? No, è una cosa da uomini, meglio stirare le mutande. E anche le canottiere, e le lenzuola. Inutile dire che fare qualsiasi altra cosa sarebbe ben più proficuo: leggere un libro, fare ginnastica, dipingere, suonare uno strumento… ma anche imparare a piantare una vite o aggiustare un lavandino non ucciderebbe, eh! Si dovrebbe imparare a fare un po’ di tutto in modo da potersi arrangiare, non fossilizzarsi su un’attività solo perché ci si aspetta che la si faccia in quanto uomo o in quanto donna.

Insomma, pensandoci su, il ferro da stiro è proprio il simbolo che racchiude tutto ciò che io non voglio essere. Nella mia testa, stirare è il simbolo del ruolo di genere che bisogna eliminare, un ruolo imposto, fatto tutto di attività che si fanno “perché sì” e non “perché lo voglio fare io”. Per me, stirare è palesemente inutile, un lavoro indotto dal timore del giudizio altrui e dal desiderio di mostrarsi (alla gente, alla famiglia, a se stessi) come una persona precisa e accurata… senza necessariamente esserlo. Più che un semplice lavoro da fare solo se strettamente necessario (vedi gonne appallottolate in fondo all’armadio), stirare è un’attività che è stata messa su un piedistallo. E ritengo il declino del mito dello stiro tra le giovani della nostra generazione un segnale bellissimo di rottura.

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  1. merrique

    16 Aprile

    Anche mia nonna mi ha chiesto stupita come facesse il mio ragazzo con le sue camicie (ho dato la tua identica risposta :P). Che poi c’è anche da dire che io qualche camicetta ce l’ho e mi limito a metterle ad asciugare su una gruccia e sono mettibilissime. Insomma, stirare è proprio la cosa più inutile del pianeta.

  2. V.

    16 Aprile

    Ti amo. Quest’articolo potrei averlo scritto io. E’ una vita che cerco di far capire queste cose a mia madre, che lavora in fabbrica otto/dieci ore al giorno e va in crisi perché non riesce a stirare tutti i sabati. Purtroppo certi preconcetti sono duri a morire, soprattutto quando sono legati al senso di colpa.

  3. sabrina

    16 Aprile

    Sono solo parzialmente d’accordo con la tua riflessione. detto questo, anche mia madre, (nonostante non sia una maniaca delle faccende domestiche e, poichè lavora, non ha tempo di far brillare la casa) ha le sue fissazioni, una delle quali è rifare il letto seguendo uno schema preciso: il lenzuolo deve essere messo rigorosamente al rovescio perchè deve essere piegato all’altezza del cuscino in modo da esporre il decoro del dritto. Quando le ho fatto notare che io non metto il lenzuolo al contrario perchè preferisco non fare la piega, ma infilarlo direttamente sotto al materasso, mi ha attaccato un pippone di due ore (ovviamente non mi ha dato motivazioni pratiche, si limitava a dire che “non si fa così”) che rinnova ogni qual volta mi vede cambiare la biancheria al letto.
    Anche le vostre madri hanno questa fissa?

  4. Lucia

    16 Aprile

    Quando nacque mio figlio, mia mamma, accanita stiratrice nonostante l’artrosi, venne a trovarci. In un angolo c’era una montagna (e non esagero) di vestiti e vestitini asciutti, e lei ad un certo punto si accinse a stirarli con pazienza e determinazione.

    “Tuo nipote non si ricorderà mai dei pantaloncini che gli hai stirato, si ricorderà di te se giochi con lui”.
    Funziono’, e funziona tutt’ora, nonna-nipote si amano e hanno un’intesa profonda

  5. Paolo1984

    16 Aprile

    con tutto il rispetto per chi ha questa “tradizione” devo dire che anch’io non ho mai capito l’utilità dello stirare, ritengo se ne possa fare a meno..a meno che non si tratti proprio di abiti stropicciatissimi (ma anche in quel caso non basta distenderli per bene a mano, magari tenerli appesi a una gruccia come fa Merrique?). Di sicuro non pretenderò mai che qualcun’altro stiri i miei vestiti tantomeno la mia compagna (se mai la incontrerò)

  6. margherita b

    16 Aprile

    A me stirare rilassa. Ascolto la musica.
    Però lo faccio quando voglio io. Tipo una volta al mese, qualsiasi cosa esca dalla lavatrice.
    Credo sia anche perché nella mia famiglia non c’è mai stato un “mito” dello stirare. Hanno sempre cercato di allontanarmi, mentre altre faccende di casa dovevo farle (piatti, camera da letto), ma il ferro da stiro era una cosa che non dovevo assolutamente fare.
    In parte è perché ho ancora i segni di quella volta che mi misi il ferro acceso sulla mano. L’esperienza ha traumatizzato più mia mamma e mia nonna che me.

  7. cla

    16 Aprile

    Stranamente nessuno ha fatto ancora notare che si stira meno anche perché abbiamo sì molti più abiti abitini abitucci, ma di fattura incomparabilmente inferiore a quelli che portava mia nonna o le mie pro-zie: splendidi abiti dalle stoffe pesanti e capricciose, spesso costati un occhio e vagheggiati per mesi, o addirittura fatti fare su misura da un sarto, dopo aver scelto attentamente i tessuti in merceria. Oggi che senso avrebbe con quei vestiti sintetici e cheap che indossiamo quotidianamente?
    Detto questo, anch’io non ho mai stirato né mai stirerò: mi sono sempre rivoltata contro le faccende di casa in una sorta di femminismo domestico, infantile, dal momento che nella mia famiglia sono sempre e comunque associate al genere femminile. Ancora adesso le mie pro-zie mi considerano con una sorta di ribrezzo misto a rispetto, scuotendo inevitabilmente la testa.
    In ogni caso, mi piace pensare con un po’ di nostalgia alle madie, ai cassettoni, all’odore di ferro da stiro, alla cera passata sui pavimenti, come oggetti e pratiche di un mondo tenuto con cura, pensato per durare nel tempo, e lo contrappongo a una casa ikea usa, stropiccia e, inevitabilmente, getta.
    Segno dei tempi?

  8. Garnant

    16 Aprile

    Anche io la pensavo esattamente così, fino a 15 anni ho considerato lo stiro un vezzo borghese. Poi durante un viaggio ho fatto il mio primo bucato e ho scoperto com’era la mia camicia darkettona viola appena uscita dall’asciugatrice. Mi sono sentita come Freak Antoni in Sono un ribelle mamma. Comunque ottimizzo. Eliminando tutto ciò che è inutile stirare (intimo, spugne, tutti i sintetici, jeans), ora stiro 3 lavatrici in 45 minuti netti.

  9. giuggiola

    16 Aprile

    Adoro questo articolo, sarà che sono cresciuta solo con mio padre che l’unica cosa che stirava erano i grembiulini che portavo alle elementari (e quelli almeno un po’ bisognava stirarli, come anche le camice e simila) e le uniche cose per cui tiriamo ora fuori il ferro da stiro sono le camice (le rarissime volte che le indossiamo XD) e gli abiti che mi faccio da sola. Per le cose di tutti i giorni il ferro da stiro è davvero inutile, basta piegare bene i vestiti nei cassetti e le pieghe non vengono.
    Quando per puro caso mi sono trovata in casa di altre persone ad aiutare nelle faccende sono sempre rimasta sconvolta dal vedere quelle mamme che stiravano tutte quelle montagne di roba, dalle mutande hai bavaglini e le figlie (a cui mi aggiungevo anche io le mie domande sceme XD) a piegare ordinatamente tutto, uno shock culturale tremendo! (XD) Fortunatamente non sono rimasta influenzata e nei miei cassetti della biancheria vige il caos più totale, spreco meno tempo e me ne frego delle pieghe (XD)

  10. Ilaria

    16 Aprile

    Mah, io non stiro e né mia mamma né mia nonna si sono mai scandalizzate di ciò (mia mamma ha sempre stirato il minimo indispensabile, mia nonna ha sempre stirato per bene ma non le è mai venuto in mente che anch’io dovrei farlo se non mi va). Mia sorella come me non stira ma ha sposato un uomo che invece vuole sempre avere la camicia stirata e in effetti è uno stiratore provetto (e lo era ben da prima di conoscere mia sorella). Insomma voglio dire che per me questa, come tante altre situazioni qui trattate, è la normalità e non mi ritrovo molto in questo voler fare di ogni cosa una “questione di genere”. Nel senso: non ho mai stirato ma non mi sono mai sentita una “ribelle” per questo; fino al momento in cui ho letto questo post l’ho sempre considerata una cosa normale che una non stirasse o stirasse.

  11. Silvia Paola

    16 Aprile

    Tu sei una grande!

  12. Manfred von richthofen

    17 Aprile

    …Ma qualcuno qui ha idea dello spazio che si risparmia stirando i vestiti, o vivono tutti in immensi manieri?

  13. shibbia

    17 Aprile

    Nemmeno io stiro. Quasi mai. A volte ho dovuto farlo (magliette indecenti, camicette o pantaloni non altrimenti utilizzabili), ma sono molto felice di aver convinto Madre a lasciar perdere quasi tutto lo stiraggio di casa! Le lenzuola stirate sono onestamente bellissime quando t’infili nel letto rifatto e dopo una doccia, ma… Se ne può fare a meno. Mio padre stira le sue cose, btw.
    è vero però il discorso dello spazio: stirando tutto le robe non affollano i cassetti. Però poi io magRi mi metto una maglietta un giorno solo e col cavolo che la metto poi subito a lavare: o la abbandono a giro o la rimetto nel cassetto. Addio stirature, bentornato semicaos, sai che c’è? Va bene così.

  14. Cristiana rosada

    17 Aprile

    Io darei il nobel a chi ha inventato l’asciugatrice. I panni escono morbidi e se li pieghi bene subito, sono anche stirati… via nel cassetto direttamente. Io penso che bisogna fare quello che si ha voglia di fare, ti va di stirare un giorno, lo fai, il giorno dopo sei stanca e non ne hai voglia, pieghi bene e metti nel cassetto. L’importante è non avere sensi di colpa inutili.

  15. Pippo

    17 Aprile

    Il femminismo alla boldrinesca è sempre più patetico. Quanti problemi che vi fate per delle stupidaggini come questa.

    P.S. I pettegolezzi esisteranno sempre, ma c’entrano ben poco con la fantomatica oppressione del patriarcato e con gli “stereotipi di genere”

  16. Bianca Bonollo

    17 Aprile

    Grazie a tutti! 😀

    @Sabrina: ahaha sì anche mia mamma avrebbe questa fissa, ma tanto io di notte mi arrotolo nel lenzuolo come una mummia e cavo su tutto quindi tanto vale 🙂 (e ovviamente anche rifare il letto la mattina è una perdita di tempo per me)

    @Ilaria: eh! E’ esattamente come mi sento io, solo che a differenza tua i miei familiari hanno tentato di farmene un problema in quanto figlia femmina. Fortuna che presto tutte le famiglie saranno come la tua!

    @Pippo: è vero, stirare è una stupidaggine, ed è proprio per quello che ho scritto l’articolo: perché sono contenta che sia diventata una stupidaggine, non per lamentarmi 😉 (…mentre non saprei proprio dove hai letto di oppressione del patriarcato, anche perché ho detto proprio l’opposto, e cioè che sono le donne che hanno tramandato questa idea sbagliata)

  17. elena

    17 Aprile

    bravissima! hai descritto in pieno quel che penso. mi dispiace sinceramente per le donne, mia mamma, mia sorella e le mie zie in testa, che si sarebbero sentite madri e mogli deprecabili se non avessero stirato tutto perfettamente e mandato in giro un familiare “come uno zingaro” (parole loro).. e lavato tutti i piatti immediatamente finita la cena anche se erano stremate, e mille altre cose. a mio modo di vedere quello é tempo rubato alla famiglia, mentre nel loro é tempo dedicato e donato a prendersene cura. rispetto questo pensiero ma non lo faccio e non lo farò mio. fortunatamente il mio babbo e il mio compagno sono sempre andati in giro con gli abiti allegramente scombinati senza nemmeno accorgersene e non gliene é mai importato un accidente 🙂

  18. Laura

    18 Aprile

    hhahahahha giustooooo io nn stiro da anni e non me ne pento proprio anzi…..

  19. Marta

    18 Aprile

    Le camicie basta metterle ad asciugare appese ad un attaccapanni, poi al massimo dai giusto giusto un colpetto di ferro su polsini e colletto, roba da mezzo secondo, il resto non serve che tanto sotto la giacca torna a stropicciarsi 2 minuti dopo che ce l’hai addosso.
    Io ho smesso di stirare da un secolo: basta stendere i panni immediatamente finita la lavatrice, e quando li tiri su li pieghi bene, poi in pratica si stirano da soli (magari, se proprio, lasciandoli un po’ di tempo sotto qualche cosa di pesante che li tiene schiacciati) e il ferro da stiro lo uso solo e soltanto quando mi sto facendo qualche vestito nuovo, solo perchè mi rende più facile tener fisse certe pieghe e perchè serve per attaccare il biadesivo per gli orli. Se non fosse per quello, manco lo terrei in casa.

  20. claudio

    19 Aprile

    Anche noi non stiriamo, se non qualche capo particolare (anche perché la centrifuga a 1000 giri/m velocizza l’asciugatura ma non è altrettanto compassionevole con le pieghe!). Non stiriano nessun capo di nostro figlio, 6 anni, anche se questo comporta un rimpicciolimento dello stesso (non di Pietro!) decisamente più veloce. Ma tantè.

  21. chiara

    19 Aprile

    non sono completamente d’accordo sullo stirare, io ho un bel rapporto con il ferro da stiro. ho imparato che le cose possono essere stirate bene anche se non sono stirate “alla perfezione”,ma non mi piace l’idea di portare le cose non stirate, mi da proprio fastidio, o di dormire in lenzuola non stirate.
    gli asciugamani, poi, una bella vaporizzata col ferro da stiro e sono belli morbidi. ovviamente non sono accanita, alcune cose non si stirano perchè non è necessario.
    forse non stirate perchè portate soprattutto cose sintetiche, ma io preferisco il cotone che comunque è velocissimo da stirare se steso in modo ordinato. in quanto all’asciugatrice, penso sia un reale spreco. spendiamo un mucchio di soldi per una cosa che potrebbe essere fatta in modo naturale ed ecologico. a parte paesi particolarmente umidi dove non si asciuga o famiglie numerosissime senza molto spazio per farlo (conosco una famiglia con 4 figli che l’aveva presa per questo problema, ora sono rimasti 2 genitori e un figlio e non la usano più!) non credo ci siano indicazioni per produrre più rifiuti e consumare più energia elettrica del dovuto per non stendere e ritirare i panni.

  22. Talamasca

    19 Aprile

    @Pippo: Le cose non sono mai importanti per chi non le subisce.
    Questo celoaltrismo è ancora più triste delle presunte stupidaggini di cui ci preoccupiamo, visto anche che oltre a negare non ci hai neanche detto quale secondo te sarebbe la genesi di questi pettegolezzi. Illuminaci, ti prego.

  23. Elena

    22 Aprile

    Una volta provarono a convincermi blandamente su una sorta di presunta sterilizzazione dei capi attraverso la stiratura. Manco si vivesse in una palude. No. Non stiro da anni. Nemmeno i grembiulini di mia figlia. Mi dessero pure della madre degenere, intanto mia figlia legge meglio delle loro 😉

  24. JESS

    27 Aprile

    Io detesto stirare, come mi pare succeda a molte di voi.
    Ora che convivo ho deciso però di farlo, ma solo per alcune eccezioni, come le magliette con le quali il mio consorte va a lavoro. Poi le persone ci fanno caso, lui poi che ne vede tante (fa il cameriere…)
    Però a parte questo non la uso di certo per mutande o calzini.
    Più che altro cerco di farlo con qualche abito un po’ più elegante, ma nulla di eccessivo.
    Mi sembra tempo perso e mi manda in tilt il cervello! 😛

  25. politepolarbear

    29 Aprile

    Sono un maschietto, lavoro in ufficio e indosso camicie. Poche volte stiro io (15 minuti a camicia il mio record). Molte volte una colf stira per me. Se inventassero delle camicie che VERAMENTE non avessero bisogno di essere stirate sarei molto più felice e anche un po’ più ricco.

  26. LIDalgirl

    24 Maggio

    Ci ho provato. Anni fa, in due agosti che ho trascorso a casa da sola.
    Non sono capace, mi manca la pazienza e la voglia. E stirare è nemico della mia lombalgia, l’osteopata dice che dovrei avere un appoggio sotto al piede cui faccio perno, insomma, troppo sbatti.
    Da nove mesi non stiro la roba, prima andavo di asciugatrice, poi mi sono resa conto che lasciando semplicemente asciugare all’aria e stendendo in un certo modo è pure meglio, la roba non è troppo stropicciata e sono felice così.
    Mio padre ogni tanto mi chiede “ma le camicie?”. Le uniche camicie che io ho sono in cotone finto stropicciato o in flanella, a scacchi. Esattamente non il tipo di camicia che va inamidata. XD

  27. Bea

    24 Maggio

    Proprio vero, e per quanto riguarda le camicie: si stirano quasi perfettamente sugli ometti per appendere gli abiti 🙂

  28. katia

    10 Luglio

    Ti stimo a mille!!!!

  29. Tiziana

    25 Agosto

    Ma… Allora non sono sola!
    Manca un post di qualcuna che dice che non si tinge i capelli bianchi e poi sono felice 😉

  30. ursi

    15 Ottobre

    Al di là del pensiero che condivido (non stiro neanche io) complimenti per le tue riflessioni e la capacità di raccontare, mi sembrava di essere con te e di vedere le facce di tua madre e tua nonna 😀
    Tiziana se ti interessa non mi tingo i capelli bianchi. ..ma solo xchè avendoli ricci e mesciati (ma dove va l’h?) Non sanno di vecchio

  31. Emanuela

    17 Ottobre

    Io non stiroro nulla….però una volta si stirava tutto per igene, il ferro caldo uccideva le uova di insetti pericolosi che insidiavano il bucato lasciato ad asciugare all’aperto

  32. Pamela

    12 Novembre

    È bellissimo sapere di non essere sola! E mio marito si stira le camicie del lavoro senza battere ciglio.

  33. Margherita

    15 Novembre

    Ma tu sei la mia anima gemella di no-iron-philosophy! Motivazioni e commenti materni inclusi!!! 😀

  34. Giusi

    18 Febbraio

    Sono d’accordo su tutta la linea… inoltre aggiunghe che i vapori del ferro fanno male alla salute se hai la pressione bassa, per di più all’in piedi mi viene la sincope, e poi MI FA GIRARE LE BALLE CHE DOPO AVER PASSATO UN’ORA A CANDEGGIARE, SMACCHIARE, STROFINARE, SGRASSARE, IMMERGERE NELL’ACQUA BOLLENTE I MIEI GREMBIULI DA LAVORO PER RENDERLI BIANCHI, IL FERRO DA STIRO ME LI BRUCIA RENDENDOLI OPACHI E BEGIOLINI!!!! LO ODIO LO ODIO LO ODIO, ma a lavoro devo avere almeno la casacca stirata. ufffffffff

  35. Fed

    28 Giugno

    Allora non sono l’unica!! Mi guardano tutti come se venissi da Marte (al lavoro non ne parliamo… ma non perché lo hanno notato dai vestiti, ma perché glielo dissi io una volta) basta stendere bene le cose (ovviamente camicie a parte).

  36. GIO

    2 Marzo

    ho già commentato, ma ho letto a caso due commenti che vorrei ribattere- un tale: che problemi che vi fate per sciocchezze come questa: a parte che stirare è un’ usanza diffusa in tutto il mondo vattelappesca perchè quindi non è una sciocchezza così esigua, è chiaro che lui non ha mai stirato un casso nella sua vita (in tutti i sensi credo) e poi complimenti per aver intuito l’ironia del racconto, sei un figo. – Un altra dice: ma qualcuno ha idea dello spazio minore che occupano i vestiti stirati? TRUCCO: SE STENDI I VSTITI SENZA MOLLETTE E BEN TESI (MA NON TROPPO PER NON DEFORMARLI) LI RITIRI APPENA SONO ASCIUTTI SENZA FARLI SECCARE SULLO STENDINO, E LI PIEGHI SUBITO, è COME SE FOSSERO STIRATI.

  37. Procellaria

    11 Agosto

    Stirare non è solo inutile, ma è proprio dannoso sotto diversi aspetti. È uno spreco di energia mostruoso (un ferro da stiro consuma oltre 1000 W di potenza elettrica), quindi dannoso economicamente e per l’ambiente. Stirare danneggia i vestiti, la superficie del ferro supera i 200 gradi centigradi, magari appoggiati su vestiti lavati a 30 gradi per non rovinarli. A questo aggiungiamo lo spreco di tempo e otteniamo l’attività perfetta del masochista dell’economia domestica.

  38. Anonimo

    20 Ottobre

    Parli così xché nn ti sei mai informata sull importanza di eliminare i residui di detersivi dai vestiti e sull importanza di sterilizzare i capi..quanta ignoranza…

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