READING

Il nastrone della settimana: I know it’s tru...

Il nastrone della settimana: I know it’s true, ‘cuz God told me to tell it to you (Ratzinger version)

Quando morì l’altro Papa ci restai un po’ male. Non che mi stesse simpatico. Però mi turbò l’atteggiamento di ostentato di disprezzo della gente con cui avevo a che fare.
“È pur sempre un infermo”, pensavo.

Alcuni dei miei compagni di scuola andarono al funerale a Roma e poi tornano mostrandosi più santi degli altri. Ricordo la voce fuori campo di Bruno Vespa durante la diretta tv che fui costretta a seguire in aula magna.
Il giorno in cui annunciarono che Ratzinger era il nuovo Papa, uno dei miei amici scout metallari fece girare un sms che diceva più o meno questo: “Homer Simpson sostiene che nessun tedesco può essere una persona buona, e io ci credo”.

Non che io sia portata a prendere letteralmente gli stereotipi o le vestigia mal conservate del 1945. Il fatto è che Ratzinger mi ha fatto paura fin dal momento del suo insediamento e mi fa paura anche ora.
A Ratzinger piacciono le cose oscure che mi hanno tormentata per anni: gli esorcisti, la messa in latino, gli ermellini, i dogmi farlocchi di recente fabbricazione, l’idea che l’inferno sia come quello dantesco, la “tradizione”, il celibato dei preti, l’agire nascostamente.
Un giorno vorrei beccarlo per strada e dirgli: “Ehi, cicci, me ne frega poco della tua lungimiranza teologica. Sul fronte della materialità rituale e del family feeling della Chiesa Cattolica, mi sa che abbiamo perso un po’ di punti rispetto a quell’altro, eh? E non citarmi i numeri, perché nei numeri sono computati anche i carismatici e tu lo sai benissimo che i carismatici sono intrinsecamente secessionisti”.
Vorrei incontrarlo al supermercato, nel reparto latticini, e dirgli: “Cicci, lo sappiamo entrambi che nessuno ti ammazzerà. Sarà Nostro Signore a prenderti con sé. Quindi evitiamo di foraggiare i complottisti mostrandoci preoccupati e blaterando di Mordkomplott, eh? Pensiamo ad altro, che c’è tanto da fare”.
Vorrei trovarlo nel bar dei vecchi che c’è dietro casa mia e berci un’ombra de vin, brindando ai morti della pagina dei necrologi del Giornale di Vicenza. Se ciò accadesse, sono certa che avremmo un Papa un po’ più decente. Ma, vabbè, cosa volete che vi dica?

Anche se Ratzinger è una persona malvagia che non berrebbe mai vino con me alle dieci di mattina, Valeria ed io abbiamo comunque deciso di dedicargli un nastrone. Un nastrone lunghissimo e pieno di brio, ci terrei a precisare.

(Margherita)

—————————

Quando morì GPII, io mi trovavo in Germania con la scuola (un presagio? probabile). Studiavo tedesco al liceo e mi trovavo lì, in un paesino imprecisato del Saarland, per via di un gemellaggio: eravamo ospitati da studenti che avevano tre anni meno di noi (e quando hai diciassette anni, farti amico uno che ne ha quattordici può sembrarti strano forte); la mia gemella tedesca si chiamava Ramona, sapeva pronunciare correttamente (e capire il significato di) “lapislazzulo” e per tutto il tempo che vissi da lei credette che il mio vero nome fosse Valaria. Tutt’oggi, quando ci ripenso, mi metto le mani nei pochi capelli che mi sono lasciata in testa e mugugno sconsolata.
Ad ogni modo, quando venimmo a sapere cos’era successo, ci sentimmo tutti più o meno turbati. L’aria che si respirava era quella dell’ “evento epocale”, e le professoresse che ci accompagnavano non facevano altro che confonderci, mantenendo le loro smorfie contrite per gran parte del tempo. Si seppe poi che il successore scelto era Joseph Ratzinger. Il teologo, dicevano. “Non è il primo tedesco… Ancora un Papa non italiano” dicevano alla radiocronaca dell’insediamento i giornalisti italiani. Ricordo che parlò di giovani, apostrofandoli come “ciofani”, aprendo la strada alla serie di lazzi e doppi sensi che avrebbe infiammato l’animo di molti di noi, nei giorni e mesi che seguirono. Nel corso del tempo, il mio interessamento per la figura di BXVI è scemato notevolmente. Spalleggerei Margherita nei suoi tentativi di instaurare un dialogo con J.R. (Nda: noto solo ora che lo scrivo l’omonimia con il petroliere della serie tv), ma senza farmi troppe illusioni. Ci sarebbero troppe ombre di vin da recuperare e condividere prima di arrivare ad una lunghezza d’onda condivisibile e degna di questo nome.

Il nastrone della settimana è dedicato al Papa (e al Mulino) che vorremmo. Quale pezzo della playlist offende di più la vostra sensibilità cristiana? Siamo curiose.

(Valeria)

I know it’s true, ‘cuz God told me to tell it to you from softrevzine on 8tracks.

Sebadoh – “God Told Me”
Sex Gang Children – “German Nun”
The Flying Lizard – “Money”
Kraftwerk – “The Voice of Energy”
Nena – “99 Luftballons”
Devo – “Praying Hands”
Daniel Johnston – “Hey Joe”
Wilco – “Impossible Germany”
Teenage Fanclub – “Catholic Education 2”
John Lennon – “God”
Charalambides – “Black Pope”
Sonic Youth – “(I got a) Catholic Block”
Arcade Fire – “Neon Bible”
Bon Iver – “With God On Your Side” (live)
The Cranberries – “God Be With You (From the Devil’s Own)”
Shellac – “Prayer to God”
The Vaselines – “Jesus Doesn’t Want Me for a Sunbeam”
R.E.M. – “Losing my Religion”
George Michael – “Faith”
Heino – “La Montanara”

(Cliccate qui se volete scaricare  il rosario elettron… ehm, il nastrone zippato)

Crediti immagine: Willy Rojas.


RELATED POST

  1. marina pilati

    13 Febbraio

    Mai avuto simpatia per papi (ne ho già visti tanti) o gerarchie ecclesiastiche. La tendenza “mangiapreti “di famiglia persiste e , a quanto pare, si prolunga nelle ultime generazioni.Quindi questo papa mi ha lasciato del tutto indifferente anzi l’ho trovato un po’ rigido, conservatore e un po’troppo fashion.Poi ho letto i suoi libri. Come studioso è ottimo, documentato e distaccato quanto basta.Le conclusioni alle quali arriva sono sbalorditive.L’al di là non esiste.Cristo non è asceso al cielo.Non c’è parola detta da Gesù che non sia già scritta nell’antico testamento e così via rovesciando tutti i luoghi comuni.Proprio quello che non ti aspetti da uno che indossa scarpe Prada.Infine ho sentito la sua interpretazione di Bach e penso che forse è proprio il tipo da farsi un bianchetto al bar.

  2. Simone B.

    13 Febbraio

    Infatti è sensibilmente migliore del papa precedente (probabilmente il peggiore di sempre).
    Se non altro non cerca di vendere la Chiesa come qualcosa di cool e ha quasi eliminato i Papa Boys che sono il vero cancro della Chiesa.

    Per chi come me non crede un Papa coerente è apprezzabile.

  3. […] temi “normali” per i nostri nastroni della settimana. Dopo quello sulla masturbazione e quello su Ratzinger non c’è stato più scampo. Quando ci penso finisco spesso per dirmi: “Ragazza, prima o […]

  4. […] aver dedicato un nastrone al nostro amico Joseph Ratzinger e uno alla santità, torniamo in ambito confessionale con una selezione di pezzi dedicati agli […]

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.